
BRODETTO ALL’ANCONETANA – Ricetta tradizionale
Nuova gara MTC, la n.55 per l’esattezza, e nuova ricetta della gastronomia marchigiana! Sta diventando un’abitudine la mia, quella di gareggiare con la tradizione, con le ricette del passato! Ma mai , come in questa gara, avrei potuto preparare qualcosa di diverso! L’MTC n.55 proposto da Anna Maria Pellegrino, e il suo blog “La cucina di QB” è il “brodetto”! E il mio “tipico” BRODETTO, quello che si prepara abitualmente nella mia famiglia, è quello “sambenedettese”, già pubblicato tempo addietro ( per i più curiosi cliccate qui ), è l’unico che si differenzia in tutti gli altri per la presenza di peperoni tra gli ingredienti. Il nostro brodetto è antico , come antico è quello anconetano, che fa proprio da “spartiacque” tra le zuppe di pesce dell’Adriatico!
A nord del Conero, dalla Romagna in su, non vi è mai la presenza di aceto tra gli ingredienti, elemento invece caratterizzante al Sud. Perché “brodetto”? Perché il piatto non deve mai risultare troppo asciutto, bensì succulento al punto tale da non dimenticare mai delle fette di pane da intingere! Il BRODETTO ALL’ANCONETANA si vanta di essere l’originale di tutte le zuppe di pesce. Ma anche in questa ricetta, come per tutte quelle della tradizione, ci sono spesso pareri in disaccordo sulle “vere” modalità di preparazione : c’è chi afferma che si debba necessariamente usare un certo numero di pesci, 13 per l’esattezza, indicato come numero fortunato dei pescatori e degli stessi commensali che gusteranno il brodetto.
C’è chi usa un leggero soffritto, chi si “accontenta” di olio e aglio. Le primissime zuppe di pesce erano di certo “in bianco”, solo alla fine del ‘600 fu introdotto il pomodoro, rendendo la ricetta ancora più appetibile. La pentola, inoltre, dove far cuocere la zuppa, deve essere rigorosamente di coccio, perché il pesce al suo interno deve giungere a cottura lentamente senza sentire un fuoco troppo vivo.
Unico ingrediente che accomuna tutte le zuppe dell’adriatico , è l’olio rigorosamente extravergine di oliva! Il tutto inoltre, veniva accompagnato da pane raffermo spesso abbrustolito, ottimo da intingere e gustare a conclusione del pasto! Avete fame vero? Ok, armatevi di pazienza, cercate 13 tipi di pesce, pulitelo e … Buon Brodetto!
Con questa ricetta partecipo alla gara n.55 dell’MTC:
BRODETTO ALL’ANCONETANA – Ricetta tradizionale
INGREDIENTI PER 4/6 PERSONE :
- circa 2 kg di pesce, i miei 13 pesci sono i seguenti : seppie, moscardini, canocchie, scampi, granchi, cozze, bomboletti o lumachine di mare, coda di rospo, palombo, mazzolina, merluzzi, triglie e sogliole,
- olio evo,
- una cipolla dorata,
- 5 spicchi d’aglio,
- mezzo bicchiere di aceto di vino bianco,
- un bel mazzetto di prezzemolo,
- 400 ml di passata di pomodoro,
- sale e pepe,
- pane raffermo o casereccio.
Per il pane ho usato il mio “pane semi integrale”, per la ricetta cliccate qui.
PROCEDIMENTO :
Mettete i bomboletti in abbondante acqua fredda per almeno un’ora. Nel frattempo dedicatevi a pulire e sviscerare gli altri pesci.
Per rendere i bomboletti o lumachine di mare, molto tenere vi insegno un piccolo segreto , che forse tanto segreto non è! Mettete una capiente pentola di acqua a bollire, appena giunge a temperatura, sciacquate bene i bomboletti messi precedentemente in acqua fredda, cospargeteli di sale, per far fuoriuscire le lumachine fuori dal loro guscio e gettatele in acqua bollente.
Lasciate cuocere per circa un’oretta. Scolateli e sciacquateli di nuovo sotto l’acqua corrente almeno 5 / 6 volte!
Nel frattempo prendete un capiente tegame di coccio, io ho dovuto usare una padella dal fondo spesso poiché la quantità di pesce era davvero troppa per il mio tegame in coccio! Versate abbondante olio evo, aggiungete gli spicchi d’aglio sbucciati e la cipolla tagliata finemente.
Lasciate appassire e sfumate a fuoco vivace con l’aceto di vino bianco. Unite il prezzemolo tritato e poi la passata di pomodoro. Mescolate, aggiustate di sale e pepe e fate cuocere a fuoco dolce per circa 15 minuti. Unite poi il pesce cominciando dalle seppie tagliate a striscioline, che dovranno cuocere da sole per almeno 15 / 20 minuti.
Unite poi i moscardini e continuate a cuocere per altri 10 minuti. Proseguite aggiungendo i granchi, gli scampi e le canocchie , altri 10 minuti di cottura e unite le cozze e i bomboletti precedentemente lessati. Aspettate altri 5 minuti , avendo cura di cuocere a fuoco molto dolce e con un coperchio.
Unite poi man mano la coda di rospo, il palombo a pezzi, la mazzolina, i merluzzi e solo alla fine le triglie e le sogliole che sono le più delicate e necessitano di pochissimi minuti di cottura.
Ultimate cuocendo per altri 15 minuti al massimo avendo cura di non mescolare i pesci, ma di muovere leggermente il tegame onde evitare di “romperli”. Spegnete il fuoco e lasciate riposare per circa 10 minuti. Impiattate mettendo in ogni piatto una fetta di pane sul fondo, sopra il brodetto e …Buon Appetito!






Manu
14 Marzo 2016 at 17:13Gustosissimo il tuo brodetto, hai ragione un piatto così non può che essere quello della tradizione perché ci sono dei piatti che parlano da soli non hanno bisogno d’essere reinterpretati e il tuo sussurra “… mangiami non ti pentirai … ” a pentirmi sono che non ero li ad assaporarlo
Ciao e grazie Manu
Tamara
14 Marzo 2016 at 17:15Ciao Manu!!! Grazie mille! 😉
Teresa Felicino
15 Marzo 2016 at 0:30Ecco uno di quei piatti per cui la gente può fare chilometri! Una carezza rassicurante al cuore. Da far venir voglia di mangiarla proprio in riva al mare….
Tamara
15 Marzo 2016 at 7:58Bellissimo il tuo commento : hai centrato in pieno il senso della ricetta! Grazie!
Teresa Felicino
21 Marzo 2016 at 21:17🙂
Anna Laura
15 Marzo 2016 at 11:12Una bella ricetta che sa di casa e tradizione. E mi hai dato una dritta per le lumachine, grazie! 😉
Tamara
15 Marzo 2016 at 11:15Grazie cara! Fai tesoro della “dritta” delle lumachine : vecchi consigli di pescatori! 😉 a presto!
alessandra
18 Marzo 2016 at 12:38E’ la strada giusta, quella di gareggiare a colpi di tradizione: perchè l’MTC non è innovazione a tutti i costi, ma creatività consapevole, capace di trovare ispirazione dagli agganci al territorio e alla tradizione. Considera che ho appena finito di magnificare le Marche, in un altro commento, dicendo quello che ripeto da anni-e cioè che per me la tua è la regione più bella d’Italia: quindi, come potrei non accogliere con un sorriso di piena soddisfazione il tuo omaggio a uno dei piatti simbolo della vostra gastronomia? Realizzato benissimo, per giunta. Proprio brava!
Tamara
18 Marzo 2016 at 14:20Grazie mille Ale!
lisa fregosi
18 Marzo 2016 at 15:53Che ricetta ricca, e che piatto splendido di pesci hai immortalato.
La ricetta mi gusta molto, complimenti!
Tamara
18 Marzo 2016 at 16:11Grazie mille cara! 🙂
Lidia - TheSpicyNote
21 Marzo 2016 at 13:00Non conoscevo questa ricetta e grazie ad Mtc e a chi, come te, decide di gareggiare con la tradizione, ne ho l’opportunità. Grazie.
Un abbraccio,
Lidia
Tamara
21 Marzo 2016 at 14:27Lidia, grazie infinite!